giovedì 23 ottobre 2008

Mariastella perdonaci

Mariastella Gelmini (nella foto), prima di diventare paladina del grembiule contro la dilagante moda dei bambini emo, si era affacciata agli onori delle cronache per la sua vittoria del titolo di trentacinquenne più vecchia del mondo, nel 2006. Il titolo le fu peraltro in seguito ritirato in quanto all'epoca aveva in realtà solo 33 anni. Nella sua carriera politica, prima dell'elezione a parlamentare e in seguito ministro, spicca l'esperienza di Presidente del Consiglio Comunale di Desenzano del Garda, ruolo nella quale purtroppo risulta incompresa tanto da venire sfiduciata dallo stesso Consiglio Comunale con delibera del 31 Marzo del 2000. Successivamente, pur essendo già assessore provinciale a Brescia, supera nel 2002 l'Esame di Stato per la professione di avvocato a Reggio Calabria, dove pure aveva fatto il secondo anno di pratica. Forse a Brescia era pieno di toghe rosse.

Nel 2005 vola al Consiglio Regionale della Lombardia, nel 2006 in parlamento, sempre a soli 33 anni. I maligni sospettano tuttavia che abbia i documenti falsi, come certi calciatori nigeriani. Dopo i ruoli di assessore al territorio, prima, e all'agricoltura poi, giunta al governo nel 2008 scopre le sue vere inclinazioni: università e istruzione. Mariastella non è sempre stata una giovane invecchiata con la precocità di un esperimento di clonazione, e questo nuovo incarico non fa che ricordarle i bei tempi in cui andava a scuola col suo grembiule rosa confetto, e quel suo unico maestro che saltava con piena competenza dalla storia alla matematica, dall'inglese alla geometria, alla geografia, all'educazione civica, all'educazione fisica.

Com'era bello Mariastella, i tuoi occhi si bagnano, lo sappiamo. Come devi essere dolce, Mariastella. Ti vogliamo bene, abbi cura di te.

Come vuoi bene a questi bambini e come hai a cuore il loro futuro. E quanto bene vuoi anche ai Professori, ai Maestri. Com'è gentile ad esempio quel comma 1 dell'art.64 della legge di conversione 133/2008, quando dice:

Ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del personale docente, a decorrere dall'anno scolastico 2009/2010, sono adottati interventi e misure volti ad incrementare, gradualmente, di un punto il rapporto alunni/docente, da realizzare comunque entro l'anno scolastico 2011/2012

Che bel pensiero, tu lo sai che il Maestro a essere unico può darsi che si senta solo, diamogli più bambini, che l'affollamento delle classi sì che porta a una "migliore qualificazione dei servizi scolastici" e certamente a "una piena valorizzazione professionale del personale docente".

In fondo questa meravigliosa legge, nella sua pluralità di intenti, è tutta un favoloso inno a un futuro splendente, come nell'art. 7 "Strategia Energetica Nazionale", che al comma 1 recita:
Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, definisce la «Strategia energetica nazionale», che indica le priorità per il breve ed il lungo periodo e reca la determinazione delle misure necessarie per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, i seguenti obiettivi:
[...]
c) promozione delle fonti rinnovabili di energia e dell'efficienza energetica;

e poi, al punto immediatamente successivo:
d) realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare;


Lo sappiamo che in quest'ultimo caso non è tutto merito tuo, Mariastella, ma permettici di dirti grazie, lo stesso. Quanti bei pensieri, Mariastella, quanta positività.

Allora dimentica, Mariastella, la malvagità dei baroni, della casta delle Università, che non capisce i nobili intenti di taglio dei fondi, e li osteggia, non rendendosi conto di quanto sia vecchia la concezione che vuole il denaro come una necessità per un'istruzione di valore. Come sono venali.

Quanto imparerà di più, ad esempio, uno studente di Architettura della nuova Università pubblica, quando interverrà personalmente con la cazzuola a ripristinare l'intonaco scrostato dell'aula, rispetto allo sfortunato studente di una Privata, lì, fermo, immobile, sicuramente fuori forma per la sua sedentarietà, a furia di fare progetti al computer?

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