venerdì 28 novembre 2008

Tormenti

Dove sono finiti i satanisti? E i cani killer? I bulli youtubbari? Persino i rumeni paiono scomparsi.

Sembrava, qualche anno fa, che per l'Italia girassero milioni di satanisti, pronti a uccidere cristiani, sgozzare polli, sacrificare vicini di casa nei boschi del nord del paese. L'emergenza allarmava frotte di sociologi televisivi, animava talk show. Erano i tempi delle Bestie di Satana, alcuni ragazzetti ora felicemente in galera.

Ci sono stati i cani assassini. Ci aggiravamo per i parchi con gli occhi attenti, lo sguardo vigile pronto a cogliere il primo dobermann, rottweiler, o peggio ancora pittbull fino ad allora irreprensibile, scattare nella nostra direzione con la bava alla bocca e gli occhi iniettati di sangue.

In tempi più recenti abbiamo assistito al bullismo giovanile, centinaia i video di maltrattamenti a malcapitati disabili e ai professori, professoresse che fanno vedere le mutande e così via. E sempre di recente l'emergenza sicurezza, l'invasione di sette o otto milioni di rumeni tutti rigorosamente stupratori, assassini. Ce li immaginavamo girare ubriachi per le nostre città, anche loro con la bava, il puzzo di birra, pronti a violentarci anche i bambini, seviziarci le nonne, prendere a bastonate i nostri cani e gatti.

Non si parla più della criminalità o dell'immondizia napoletana, secondo la regola per la quale ciò che non è in TV non esiste. Non esiste più criminalità e non esiste più immondizia. Questo è oggi un paese felice.

L'informazione continua a lavorare per ondate modaiole, ad agitare spettri, ci fanno sapere adesso di ogni singola crepa in ogni singolo istituto scolastico di ogni grado sparso per la penisola, ma sono pronti a dimenticarsene. Sembrava tempo fa che ci fosse quasi ogni giorno un qualche grave incidente sul lavoro, una qualche morte. Era vero. Oggi non sembra più, ma è vero ancora.

mercoledì 26 novembre 2008

Conversioni di rotta

Il Vaticano: «Gramsci trovò la fede»: la moglie poté così smettere di cazziarlo, almeno in punto di morte.

La conversione di Gramsci pone il pensatore cattocomunista accanto agli altri grandi titani convertiti della storia: l'Innominato e Giovanni Lindo Ferretti.

La situazione è tuttavia molto controversa: alle affermazioni dell'arcivescovo De Magistris ha fatto eco da sinistra una sonora salva di spernacchiate, mentre Giuliano Ferrara e Magdi Allam affermano di avere prove certe che sia stato Berlusconi ad apparire in una mangiatoia (era all'epoca appena nato) al Gramsci morente intimandogli di convertirsi, minacciandolo altrimenti di trasformare l'Italia in un paese di merda entro una settantina d'anni.

Non sarebbe comunque stato di parola.

Uno degli emissari della Chiesa del Mostro Volante fatto di Spaghetti ha nel frattempo dichiarato di potere documentare la conversione in punto di morte di Gandhi e di Bastian Schweinsteiger, giocatore del Bayern Monaco che però si è dichiarato ancora vivo.

martedì 25 novembre 2008

Consumatori

Fiducia dei consumatori in ribasso: passa da 102,2 a 100,4. L'unità di misura utilizzata è ignota, il metodo di calcolo è stato rinvenuto su una stele probabilmente atterrata sul nostro pianeta dopo un viaggio intergalattico e successivamente andata perduta. Coloro i quali hanno accesso al segreto tramandano l'informazione di padre in figlio tramite riti iniziatici che prevedono la lettura in senso inverso di un intero numero de Il Sole 24 Ore senza sbagliare una sillaba. Per alcuni potrebbe anche essere che da 102 a 100 in questa scala si possa ragionevolmente parlare di aumento (Tremonti).

La sensazione di essere presi per il culo è curiosamente forte.

Citiamo l'articolo:

In controtendenza, migliorano invece le valutazioni sulla situazione personale degli intervistati (da 112,3 a 113,7)

Insomma l'opinione degli italiani è che è un casino, ma sono comunque cazzi di qualcun'altro (in questo caso Tremonti concorda).

Peraltro la domenica al centro commerciale ci sono le auto in coda per accedere ai parcheggi, le persone in coda per accedere ai negozi, le luci di Natale.

Confesercenti piange miseria e richiede la detassazione delle tredicesime, in modo che gli italiani abbiano a Natale più soldi da spendere. Se non altro non hanno chiesto di versare direttamente i soldi nelle loro casse, sia mai che a qualche italiano, vista la crisi, venga in mente di risparmiare.

(Ci chiediamo quale sia l'idea di Tremonti in merito)

lunedì 24 novembre 2008

Grandi corruzioni


Berlusconi si adira moltissimo dopo essere stato definito "grande corruttore": l'aggettivo più corretto è "pantagruelico".

Nel weekend Villari è stato eletto amministratore di un condominio di Vasto, Presidente di uno staterello centroamericano, Cardinale di una setta eretica, Direttore sportivo della Sambenedettese, in mancanza di soluzioni condivise. In ciascuno dei casi va comunque ripetendo di essere l'uomo giusto al posto giusto.

Il PD non sa bene come fare. Il PDL parla di moral suasion, che vuol dire che se la stanno palesemente ridacchiando sotto i baffi.

Oltre al "grande corruttore" di cui sopra Di Pietro paragona Berlusconi a Hitler. In realtà probabilmente si riferisce alla versione di Charlie Chaplin.

Proprio in questo momento è in corso un vertice tra la Merkel e Sarkozy per fronteggiare la crisi europea. Non è che Berlusconi non sia stato invitato, è solo che è nascosto da due ore dietro a un pilastro, pronto a saltare fuori con la maschera di Scream appena uno degli altri due si avvicina.

mercoledì 19 novembre 2008

Berlusconi è un corruttore politico

"Berlusconi è un grande corruttore politico" dice Di Pietro in TV. Di Pietro è un bipede, Ratzinger è clericale, il cielo blu (non oggi). Chissà se anche loro si incazzeranno.

Il fatto è che Berlusconi si taglierebbe un testicolo (quello preferito dalla Carfagna, se fosse vero quello che non diciamo che sia vero e anzi non abbiamo mai detto che la Carfagna abbia dei testicoli preferiti, in particolare tra le gambe del premier, sia chiaro agli eventuali avvocati che leggessero - che qua non si ha una lira) probabilmente, piuttosto che eleggere un dipietrista a una qualunque carica pubblica, sia anche quella di bidello di scuola media a Secondigliano. Figuriamoci poi il divertimento del facile seminare zizzania nel disgraziato centrosinistra.

Orlando e Pardi escono dalla Commissione, Villari per il momento non molla. Fino al nome di Zavoli diceva: "Bisogna trovare una soluzione condivisa". Oggi: "Sì, ma da me".

Nell'eventualità Villari verrebbe espulso dal gruppo del PD e, con ogni probabilità (rullo di tamburi), Berlusconi si ritroverebbe, avvenimento curioso, con un parlamentare in più. Cose che capitano.

Quando? Quando per esempio non si fanno telefonate come quella mai avvenuta tra Berlusconi e Saccà, che non viene riportata integralmente da l'Espresso, nella quale Berlusconi (P, il Presidente) non chiede a Saccà (S, Saccà) di raccomandarle un paio di ragazze perché ha bisogno della maggioranza in senato. Telefonata della quale non riportiamo un estratto:

P: .. lunedi che ci mettiamo daccordo, vabbene. Senti, tu mi puoi fare ricevere due persone ...
S: assolutamente...
P: .. perchè io sono veramente dilaniato dalle richieste di coso ....
S: assolutamente ..
P: con la Elena Russo non c'era più niente da fare? Non c'è modo...?
S: no .. c'è un progetto interessante .. adesso io la chiamo ..
P: gli puoi fare una chiamata? La Elena Russo; e poi la Evelina Manna. Non centro niente io, è una cosa ... diciamo ... di...
S: chi mi dà il numero?
P: Evelina Manna ... io non c'è l'ho ...
S: chiamo ..
P: no, guarda su Internet ..
S: vabbè, la trovo, non è un problema ... me la trovo io ..
P: ti spiego che cos'è questa qui ..
S: ma no, Presidente non mi deve spiegare niente ..
P: no, te lo spiego: io stò cercando di avere ...
S: Presedente, lei è la persona più civile, più corretta..
P: allora ... è questione di .. (parola incomprensibile, le voci si accavallano) ....
S: ma questo nome è un problema mio ...
P: io stò cercando ... di aver la maggioranza in Senato ...
S: capito tutto ...
P: eh .. questa Evelina Manna può essere .. perchè mi è stata richiesta da qualcuno ... con cui sto trattando ...

Nella foto, Evelina Manna.

martedì 18 novembre 2008

La Palin al posto della Gelmini

Dopo la sconfitta elettorale Sarah Palin valuta le sue possibilità di carriera futura. Tra le proposte di partecipazione a Desperate Housewives e il ritorno alla vita da casalinga vera, Dimensione Banana è in possesso di informazioni esclusive circa le prospettive della governatrice dell'Alaska.

Frenata dall'insuccesso alle presidenziali(era la prima volta che partecipasse ad elezioni in cui i votanti non avessero tutti i neuroni congelati) Sarah, una donna che non si abbatte mai, ora punta al posto di Ministro della Pubblica Istruzione italiano, proponendo a Berlusconi un nuovo pacchetto di riforme da sostituire a quella della Gelmini, troppo morbida e avanguardista per l'algida cacciatrice delle nevi nordamericane.

No al maestro unico, anzi, no al maestro. I maestri sono parte di una corporazione notoriamente fannullona e dunque di sinistra e non deve essere loro concesso di avvicinarsi ai bambini traviandone le fragili menti con idee perverse come la negazione del creazionismo. Darwin era infatti un noto pensatore comunista che giustamente il senatore McCarthy aveva denunciato negli anni '50 come spia sovietica.

Ritorno alla natura: tutte le lezioni dovranno tenersi con i bambini liberi di scorrazzare nella tundra, anche negli istituti di Palermo, Cagliari o Bari, perciò nelle diverse scuole andranno costruite delle capsule microclimatiche artificiali in grado di consentire anche le esercitazioni obbligatorie di costruzione dell'Igloo. Il costo di questa operazione è praticamente pari ai tagli preventivati per i prossimi dieci anni alle università, tagli che andranno quindi raddoppiati. Previsti inoltre seminari di caccia all'alce e al bue muschiato.

Il grembiule: perché ci sono bambini poveri e bambini ricchi: è giusto aiutare il bambino povero a non sembrarlo, mentre si aiuta il padre del bambino ricco a diventare sempre più ricco.

lunedì 17 novembre 2008

Sinistra fannullona

Incassati gli attacchi dei giorni scorsi, Brunetta passa al contrattacco. I fannulloni sono di sinistra, dice. Contando questi ultimi, i coglioni, chi insulta, danneggia, vitupera il paese, gli antidemocratici, gli eversivi, gli imbecilli, le cassandre disfattiste, gli agonizzanti - dovremmo essere al 96% degli italiani.

(Invece no. Siamo sempre i soliti quattro gatti. Sia coglioni che imbecilli, sia eversivi che fannulloni. E ci vergogniamo talmente tanto che alla fine votiamo Lega, diciamo almeno qualcosa contro i rumeni, ogni giorno, al bar, contro Roma Ladrona, anche noi di Catanzaro, contro i sindacati, cerchiamo di sembrare convinti e convincenti).

Intanto Brunetta ha messo allo studio i nuovi contratti per il pubblico impiego:

Supplenza: il supplente di giorno in giorno sostituisce un diverso dipendente pubblico in ferie o malattia. Per meglio temprare lo spirito è prevista una forte mobilità. Il supplente copre la mancanza di un bidello a Desenzano il lunedì, di un professore di matematica a Palermo il martedì, di un giudice della Corte Costituzionale il mercoledì. Gli spostamenti sono pianificati in modo da riempire tutti i posti vuoti sui voli CAI in giro per il paese, a spese del dipendente, visto che la Marcegaglia non si ricorda più i numeri dei conti svizzeri. Povera stella.

Mezzadria: il dipendente può occupare un posto pubblico, ma questo non gli appartiene. Non percepisce quindi lo stipendio ma in compenso può tenere per sé la cancelleria utilizzata durante il giorno (si considerano escluse le cucitrici). Sono fortemente consigliate ai dipendenti donazioni di penne e matite a CAI. Critico Bonanni: che lui ricordasse, la Mezzadria era un'altra cosa.

Contratto Vespa: pensato per dipendenti particolarmente meritevoli, il Contratto Vespa consente l'autorinnovo lampo prima dell'arrivo di un nuovo consiglio di amministrazione e uno stipendio da più di un milione di euro l'anno. Alla Marcegaglia e a Bonanni sta bene, purché ospitati in studio ogni tanto.

venerdì 14 novembre 2008

Buenos Diaz

La Digos comunista, Casini infila la lingua in bocca a Gratteri, La Russa insabbiato

Processo per le percosse, violenze, minacce, costruzioni di false prove della scuola Diaz: cani sciolti gli autori dei pestaggi e delle aggressioni, gente che fa di testa propria, facinorosi, violenti ed esaltati.

Praticamente ora ci diranno che erano di sinistra.

Pene comunque in buona parte condonate, perché sono magnanimi con questi comunisti.

Nessuna responsabilità dei vertici della polizia. Fortuna che non siano stati dello stesso parere a Norimberga.

Gongola gente tipo Casini e La Russa. Che, avendo la faccia come il culo, si chiede se la condanna non sia stata ingenerosa per i (pochi) condannati. Certo, La Russa, anzi perché non assolverli in appello e dargli una medaglia in Cassazione?

Pubblicate solo un paio di giorni fa le immagini del poliziotto con la bustina piena di molotov. La Russa: "Io ne porto sempre un paio alle feste. Tipo quella volta che Berlusconi ha voluto il finto Vesuvio in giardino. Ovvio che fossi io, interrato sotto al monterozzo".

Casini, appena scongelato dal freezer di Milano 3 dove Berlusconi l'aveva dimenticato: "lieto che la giustizia ordinaria riconosca una verità nota a tutti gli italiani e cioè che al vertice della polizia di stato ci sono stati e ci sono autentici galantuomini". Diceva lo stesso Andreotti dei suoi amici siciliani. Casini, a quando una bella slinguazzata a Gratteri?

giovedì 13 novembre 2008

Più di milleduecento tette

Cassano e le sue seicento donne. Brunetta, Panorama e le tette (che fanno bene nel titolo)

Nella sua se - fosse - davvero - auto - sarebbe - più - leggibile - in - cirillico - biografia in uscita il 19 Novembre, Antonio Cassano ne ha per tutti: gli allenatori, i vecchi compagni, le donne.

Le donne. Oltre seicento, dice.

Saranno proporzionali ai brufoli? Noi nel dubbio abbiamo prenotato duecento chili di pane allo strutto da spalmare di nduja e nutella.

Sempre in tema di nani e di stronzate: Brunetta: «Le Br vogliono farmi fuori».

Dice Brunetta a proposito di una inchiesta de l'Espresso che metterebbe a rischio la sua incolumità, rendendo pubbliche informazioni riservate:

L'inchiesta fruga nella mia vita. Fruga nel mio patrimonio. Fruga nella mia carriera universitaria. Fruga nella mia attività politica e di consulente.

Come a dire: uh guarda, giornalisti che fanno il proprio mestiere. Presto, una copia di Panorama, che la carta stampata senza le tette mi inquieta. Sempre come a dire: uh guarda, uno che a farsi amico Berlusconi ci ha fatto i soldi.

Prosegue Brunetta:
[l'Espresso] Fa tutto questo da par suo, con malizia ed esagerazione. Alla fine, però, restituendo il ritratto di una persona per bene

Eh sì. Alla fine anche i migliori, a volte, si perdono.

mercoledì 12 novembre 2008

Buona Domenica

Giusy Ferreri sul Tempo (che si conferma must-read assoluto per chi ha una certa vena comica): se va male torno a fare la cassiera. Non vediamo l'ora di avere i nostri Sofficini di nuovo sul tuo rullo.

Momento di massimo splendore dell'intervista:

Crescendo sono diventata timida. Arrivava un nuovo direttore e mi spingevano nel magazzino: "dai, fagli sentire quanto sei brava". Diventavo rossa come un peperone.

Grande giornalismo.

Nel frattempo alle Iene in onda l'atteso servizio durante il quale la Carlucci litiga con il Trio Medusa.

Anche qui attimi impagabili. La Carlucci, oggi parlamentare del PDL, rompe la telecamera, spacca il microfono, insulta, attacca la TV becera e qualunquista.

La Carlucci ha fatto Buona Domenica.

Giusy abbia pazienza. Vogliamo credere che debba fare ritorno al vecchio supermercato? Vogliamo credere che, insomma, non ci sia libero un posto da Sottosegretario al 3x2 oppure Ministero della Grande Distribuzione? Si impegni, Giusy, si faccia qualche amico.

martedì 11 novembre 2008

Mareide

Per la rubrica Biografie di uomini e donne straordinari della Dimensione Banana oggi ci occupiamo di Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità dell'attuale governo (nella foto d'arte accanto impegnata per una campagna contro la segregazione della donna nei sexy shop di Francoforte sull'Oder).

La Carfagna è entrata al centro delle polemiche per il fatto stesso di essere diventata ministro pur non avendo alcun curriculum politico (a meno che non valga il peraltro - crediamo - pregevole calendario di Max di due o tre anni fa, del quale è stata protagonista). Il giornalista e parlamentare di destra Paolo Guzzanti ha parlato di "mignottocrazia" - la figlia Sabina di pompini.

Pari Opportunità vuol dire per le donne le stesse occasioni di arrivare in una posizione importante nella società. La Carfagna rappresenterebbe quindi perfettamente quale questa posizione sia, almeno secondo il Presidente e il relativo elettorato. In ginocchio.

Elettorato che ama il premier per il semplice fatto che può (fare, dire). Fare la Carfagna ministro anche se c'è il dubbio che sia lì per avere succhiato il suo presidenziale membro, anzi proprio perché c'è il ragionevole dubbio che abbia succhiato il suo presidenziale membro. Dire che un leader di colore molto più importante di lui è abbronzato. Fare polemica e mostrare indignazione in realtà è funzionale al suo successo, perché continua a ricordare a tutti che lui, comunque, può fare e fa ciò che vuole.

Ciò che gli italiani adorano, insomma, è il Berlusconi al di là del bene e del male, non l'uomo, ma quella sorta di Superuomo all'amatriciana che costituisce evidentemente per alcuni un modello ideale.

sabato 8 novembre 2008

Diva e Donna

Cosa fare se incontrate la donna dei vostri sogni e lei, inopinatamente, tira fuori dalla borsa Diva e Donna, sfogliando le pagine dedicate alla Talpa?

Siete in fila alla Posta, seduti a fissare lo scorrere dei numeri - non capite che logica abbia e parte quella di sfavorire voi, proprio voi, siete fermamente convinti che più o meno tutti quelli che stanno già uscendo siano entrati dopo.

Poi vi accorgete della biondina (brunetta, oppure uomo, faccia il lettore), uno sguardo misterioso, un'espressione imbronciata - tutte cose che non notereste affatto se non fosse mostruosamente figa.

I vostri occhi si incontrano per un attimo che a voi sembra infinito - non lo sarebbe, ovvio, nemmeno per un orologio immobile nello spazio interstellare; non lo è per lei, naturalmente, se anche vi avesse visto, cosa della quale dovreste assolutamente dubitare, sarebbe a causa di un enorme brufolo sul naso che fino a poco prima non avevate.

A questo punto il dramma. Infilata la mano nella borsetta, la ragazza - della quale non abbiamo menzionato, per pietà, l'abbigliamento che vi sembra di gusto squisito, rivelatore di una personalità del tutto affine alla vostra; i movimenti eleganti, quasi felini - tira fuori una copia di Diva e Donna, supera le otto pagine dedicate a una comparativa dei pacchi di tutti i partecipanti uomini all'Isola dei Famosi (vinta da Luxuria), e si fionda a leggere avidamente il reportage esclusivo dal backstage della Talpa. Non osate nemmeno immaginarne il contenuto.

Che fare?
1) Strapparle la rivista di mano e prenderla a calci (la rivista), eventualmente schiaffeggiarla (lei) ad libitum (sfumando)

2) Rapinare l'Ufficio Postale. Approfittate del panico e la colluttazione per incendiare il giornale

3) Sposare la ragazza

Al lettore la decisione. Si tenga in conto che i punti 1) e 2) possono portare a conseguenze penali, il punto 3) letali.

mercoledì 5 novembre 2008

Una soppressata a Chicago

Grazie all'apporto decisivo di Mastella negli stati chiave, Barack Obama è stato eletto Presidente. Conclusi i festeggiamenti Obama, ormai animato da una cieca fiducia per il fiuto del buon Clemente, comincia a lavorare alla composizione della sua squadra.

"Mi sembra che visto il nostro contributo ci sia dovuto un riconoscimento, direi un ministero"
"Ministero?" fa Obama.
"Le ASL almeno ce le avete?"

Mastella si fa nominare Segretario di Stato, la moglie, Alessandra Lonardo Mastella, vista la revoca degli arresti domiciliari e dell'obbigo di dimora nel comune di residenza, è stata nominata Commander in Chief del Corpo Forestale di Salt Lake City (il nome del corpo scritto così, tanto è stato creato per l'occasione - come simbolo il gonfalone di Ceppaloni).

Obama aveva dei dubbi sull'opportunità di costruire alla periferia di Chicago il Museo dei Sapori del Sannio, audace edificio a forma di soppressata progettato dal cugino del politico italiano, Pasquale Lonardo Calatrava Mastella, costo 80 milioni di dollari, già appaltato a una ditta di Contursi Terme. Trovava infatti l'operazione vaga e in generale poco trasparente.

"Devi capire la visione, Barack"
"La visione"
"Certo! Effettivamente, come hai intuito, i lavori non dureranno mai 3 anni, ma 15, e i costi naturalmente saranno decuplicati; alla fine l'edificio sarà fatiscente, minato alle fondamenta dai corpi murati nei pilastri, eppure respirerai un senso di incompiutezza che è ciò che l'artista, il grande Lonardo Calatrava Mastella, in realtà il fratello di mia moglie, Calatrava Mastella fa parte del nome d'arte, vuole rendere e donare al mondo. Tutti, passando da Chicago ammireranno un grande mausoleo dello spreco - l'immagine della corruttibilità dell'animo umano - nemmeno fossero sulla Salerno Reggio Calabria".

Obama non trova nulla da replicare.

lunedì 3 novembre 2008

Obama a Ceppaloni

Obama trasporta a spalle la statua della Madonna, processioni e Provola Silana. Federico Salvatore in concerto per Barack

La campagna elettorale americana, giunta ormai all'ultimo giorno, infiamma. Ora è il tempo degli spot politicamente scorretti.
Obama è stato accusato di essere un pericolo per la sicurezza nazionale (con tanto di spot in cui il suo nome viene accostato alle torri gemelle appena abbattute - gli strateghi repubblicani confidano in un pubblico che visto lo spot dica: ah, ma infatti, come si chiamava quello che ha abbattuto le torri, Ogama, Omama, Olama O'Hara? Obama - ah cazzo - ed esca imbracciando il fucile per andare ad abbattere il candidato presidente democratico), avere avuto rapporti omosessuali orali con un tipo su una limousine (riporta la Rodotà sul Corriere), avere frequentato personaggi discutibili come un ex-terrorista e Clemente Mastella.

Quest'ultimo è effettivamente entrato da poco a far parte della compagine democratica per l'elezione, in qualità di consigliere politico per le minoranze latine. Mastella in sostanza si è presentato con i suoi soliti quattrocentomila voti di dote, tutti cittadini della provincia di Benevento che in massa hanno trasferito la residenza in Kansas un paio di settimane fa, e la promessa di rendere Obama un candidato appetibile tra i messicani, portoricani e ovviamente italiani - tutti cittadini che non si sentono rappresentati dall'elitario e fighetto Barack.

Mastella ha realizzato una vera e propria rivoluzione copernicana dell'immagine del candidato democratico - bando ai party con le tartine e largo alle processioni elettorali, in cui Obama a torso nudo trasporta la statua della Madonna di Salt Lake City, durante le quali si mangia Provola Silana e ricotta di pecora, mentre vecchie donne vestite di nero - dell'originaria compagine Mastelliana appena immigrata - urlano e piangono seguendo il futuro Presidente e la Madonna camminando sulle ginocchia.

Mal vista da Mastella la mossa di fare cantare Springsteen per Obama; personalmente aveva pensato a Federico Salvatore.

sabato 1 novembre 2008

CAI: i punti segreti dell'accordo

CAI presenta la proposta, i retroscena dell'accordo. Lo ius primae noctis sulle hostess, la Marcegaglia col frustino, Guido Rossi pilota.

Compriamo, non compriamo, compriamo, non compriamo. Dopo una giornata di grande incertezza, dopo aver spergiurato di ritirarsi qualora le organizzazioni sindacali non avessero firmato, scaduto l'ultimatum, visto che dopotutto comprare praticamente gratis conviene, CAI ha fatto un passo indietro e presentato la proposta, sempre a patto che l'Unione Europea non accolli alla nuova compagine anche un solo euro dei debiti della vecchia, prestito-ponte di 300 milioni compreso. Cosa che succederebbe, ovvio, a chiunque di noi dovesse comprare un'attività se questa avesse debiti.

Una salvifica telefonata di Berlusconi in persona a Colaninno rimette in piedi la cordata, che, seppur con qualche malumore, decide di procedere. Figuriamoci come deve essere messa, questa Alitalia, se ci sono forti dubbi anche a prenderla regalata e ripulita da tutti i debiti.

Dimensione Banana ha l'opportunità di svelare in esclusiva quali sono le nuove concessioni del Governo che hanno spinto CAI a fare un passo indietro:

Pene corporali. I sindacati erano contrari a parte la UIL, il Governo ha promesso a CAI che tramite apposito decreto sarà possibile per i dirigenti della nuova compagni avere pieni poteri di elargire qualunque punizione corporale ai dipendenti che dovessero compiere azioni potenzialmente lesive del patrimonio dell'azienda, come ad esempio richiedere il pagamento delle tredicesime. La compagnia di bandiera si considererà in questo senso soggetto escluso alla disciplina vigente in termini di reati contro la persona, un po' come lo è già in termini di anti-trust. Emma Marcegaglia ha dichiarato che assolverà personalmente il compito di esecutore delle pene nel caso in cui fossero inadempienti steward figaccioni, compito per il quale sta già ingrassando il frustino in pelle e lucidando la tuta di latex di ordinanza.

Ius primae noctis. Emma Marcegaglia ha richiesto di avere lo ius primae noctis sui neomariti delle hostess che si dovessero sposare durante il periodo di lavoro presso la nuova Alitalia. In modo retroattivo il diritto si applicherà anche alle dipendenti già sposate, purché i mariti siano fighi.

Gli altri soci. Stanchi delle pressanti richieste della Marcegaglia anche gli altri soci di CAI vogliono la propria parte. Tronchetti Provera aveva richiesto di fare vedere su tutti gli schermi dei voli intercontinentali gol dell'Inter in rotazione continua. Su questo punto Berlusconi però ha tenuto duro e, anzi, in rotazione sugli schermi degli aerei ci andranno i circa 400 gol che Inzaghi ha realizzato con la maglia del Milan colpendo la palla con la milza o altri organi interni. In cambio però Tronchetti Provera ha ottenuto che Guido Rossi abbia il diritto di pilotare una volta a settimana un volo su una tratta nazionale a caso, che ci teneva tanto a fare il pilota. Benetton ha ottenuto invece di aggiungere un nuovo emendamento postumo alla Gelmini che prevedesse che tutti i grembiulini di tutte le scuole di Italia siano prodotti dalla sua azienda, e non da Paolo Berlusconi com'era inizialmente stato scritto.

Design by Dzelque Blogger Templates 2008

Dimensione banana - Design by Dzelque Blogger Templates 2008