martedì 23 dicembre 2008

Li(e)tu(a)rgia

No al cambiamento di genere, no all’omosessualità, nemmeno alla depenalizzazione dell’omosessualità, nemmeno se c’è gente che ci finisce appesa al cappio per omosessualità, no di sicuro alle cellule staminali embrionali o alla fecondazione eterologa.

No al relativismo morale, tranne che per la pedofilia praticata da sacerdoti rispetto a quella del comune cittadino, che pare che la prima sia un nobile vecchio sport olimpico. Se non da elogiare, quantomeno da coprire. Nessun esplicito no, comunque. Questa volta.

No a cos’altro? No alla serratura della porta del garage che si apre nella direzione della chiusura e si chiude nella direzione dell’apertura. No ai bottoni della camicia dalla parte opposta. Tipo a sinistra il bottone e a destra l’asola. O viceversa. Dipende. Anzi no, non dipende. No al relativismo, di nuovo. Nemmeno per i bottoni.

Ancora spazio per i no del 2009: no allo snowboard, no al 4-4-2 con il rombo, no alla pasta gamberetti e ricotta – ma te la devi mangiare te? – no, lo stesso, no, sempre no – io quello c’ho nel frigo – no alla bicicletta in tangenziale, al tifo ultras nel curling, al curling, al tackle scivolato nella pallanuoto.

A te, e pure a me.

giovedì 18 dicembre 2008

Tutto l'universo obbedisce al padrone

Stop alle razze canine geneticamente modificate da parte del Comitato Bioetico dei Veterinari, in riunione in questi giorni a Roma.

Al vaglio la posizione di Borghezio.

A parte il fatto che va bene, non c’è nessun ogm ma la secolare selezione delle razze da parte degli allevatori (sarebbe troppo sperare che nella redazione di un quotidiano si conosca la differenza), è pur vero che gli animali di volta in volta selezionati per avere particolari dimensioni, forma, intolleranza verso i terroni; finiscono per essere soggetti a malattie e debolezza di costituzione visti i continui accoppiamenti tra consanguinei che il procedimento contempla.

Un po’ quello che deve essere accaduto in alcune valli del bergamasco.

Il successo delle razze canine più curiose però è sempre più forte sul mercato, favorendo gli allevatori più fantasiosi e spietati. Allo studio cani a sei zampe (tutte motrici) utili per la vacanza in montagna anche sulla neve, cagnolini con dispenser di bustine di plastica utili a raccogliere la loro stessa cacca, boxer in grado di intrattenere gli ospiti intonando la sigla della Champions League, piccoli pitbull in grado di indossare camicie verdi e bofonchiare insulti da due soldi per la gioia delle folle.

Dimensione Banana si schiera frontalmente contro questo mercato invitando i lettori a non acquistare cani di razza ma a recarsi ai canili dove moltissimi cuccioli attendono un padrone e soprattutto a non votare Lega Nord anche a costo di trovare una casa a quel povero animaletto sperduto che è Veltroni.

martedì 16 dicembre 2008

Votare PD

Sembra che votare per il PD sia diventato uno sport più spaventoso del bungee jumping slegati, più emozionante di una corsa in montagne russe a piedi davanti alla locomotiva, più aberrante di una notte di sesso estremo con Don Lurio.

Il dato principale della disfatta abruzzese è infatti l'astensione degli elettori PD, a parte lo zoccolo duro dei parenti dei candidati più gli elettori di centrodestra meno svegli, che puntualmente sbagliano simbolo (non si può pretendere troppo).

Italia dei Valori, il partito di Di Pietro, guadagna posizioni, segno forse che il sogno proibito di opposizione per gli italiani sia gente che si oppone. O che almeno provi ad opporsi, o che faccia quantomeno finta di opporsi, o che faccia, dica, pensi qualcosa.

Volendo dare una lettura regionale al voto, cosa si può pretendere che facciano dei cittadini a quali si è ben pensato di mandare Ottaviano Del Turco?

Nel frattempo, esplode la questione morale PD: sempre in Abruzzo arrestato il segretario regionale, coinvolto un loro deputato nell'inchiesta sugli appalti per il petrolio in Basilicata, la Parietti minaccia di presentarsi alle primarie. Abbatteteli.

venerdì 12 dicembre 2008

La dignità umana

La chiesa: "L'embrione ha dignità umana". Capiteli, per loro anche Borghezio ce l'ha. I gay no, però pazienza. Deve essere perché si sentono minacciati dal fatto che qualcuno voglia rubare prerogative al clero. Se si comportano allo stesso modo con i pedofili allora abbiamo la prova definitiva.

La risposta peraltro è no. L'embrione non ha dignità umana. Non ha dignità umana la morula, non ce l'ha la gastrula o la blastula, non ce l'ha nessuno di quegli agglomerati di (poche) cellule che non sono neanche (ancora) feto e di sicuro non sono senzienti; studiati da tutti alle superiori, che tutti ricordano come dei gruppetti di palline aggregate (le singole cellule) e non certo con facce, nasi, occhi, voce, respiro, o persino un qualche organo.

Come non ha la dignità (o l'ignominiosità) del fatto compiuto o dell'atto presente nessuna cosa che sia tale soltanto in potenza. Anche questa è filosofia da scuola superiore. Che insomma pare strano dovere spiegare a fini pensatori e professori di teologia che evidentemente concentrano le migliori forze nel giustificare la pedofilia di cui sopra, e scagionarne i responsabili.

Come se l'antipasto di terra fosse trattato alla stregua della scopata di tre ore dopo, come se il seme fosse già l'albero annaffiato per trent'anni, come se riconoscessimo, per dire, all'eiaculato sul fazzolettino la stessa considerazione che dobbiamo a Calderoli.

Ok. Non tutti gli esempi vengono efficaci.

martedì 9 dicembre 2008

Lo sperma dei maschi intelligenti

Al momento l'articolo più letto sul Corriere è: Maschi intelligenti hanno sperma migliore. Al di là dello stile telegrafico, confermato anche dal criptico catenaccio (Una relazione genetica. Indipendentemente dallo stile di vita.), cosa può avere spinto tanti lettori su quella pagina?

1) Tutti i maschi ritengono di essere tra i più intelligenti. Leggono l'articolo per compiacersi ancora una volta dei benefici della propria arguzia.

2) I maschi che non ritengono di essere intelligenti comunque accedono alla pagina per autocommiserarsi. Non capiscono comunque cosa ci sia scritto, fuorviati anche dalla sintassi rinsecchita.

3) Leggendo sperma, che è una cosa correlata al sesso, i lettori si augurano di trovare qualche bella tetta come illustrazione dell'articolo. Questo è anche il motivo per il quale noi scriviamo così spesso la parola tetta nel testo dei nostri post, i quali poi vengono indicizzati da google. I lettori che arrivano con questo mezzo ci mandano però subito dopo mail di insulti.

4) In realtà si tratta di lettrici, che stanno cercando di praticare la via eugenetica alla procreazione. Alla fine però si mettono tutte con Costantino Vitagliano.

5) A fare tutti questi accessi è proprio Costantino Vitagliano, che è arrivato su quella pagina cercando non sappiamo cosa su google, e leggendo l'articolo si è addormentato, con il naso a schiacciare a ripetizione il tasto Aggiorna del browser.

NB: siccome siamo lenti a pubblicare le cose, adesso la pagina più cliccata è diventata: Iran, impiccato «a metà» per vendetta. Non commentiamo.

sabato 6 dicembre 2008

Prove tecniche di concussione

Berlusconi: mostrare nelle scuole il dvd su Craxi voluto dalla figlia. In oriente si prepara un operazione analoga con Alì Babà. Salvo in Iraq, dove il protagonista sarà Alì il chimico.

Quali scuole, poi? Quelle pubbliche, private di tutti i soldi, o quelle private, che private dei soldi non sono più (quantomeno se cattoliche)? Inoltre ci fa stare peggio il governo che circa trenta minuti dopo le lamentele della CEI trova 120 milioni di euro da dare alla chiesa (su 130 che prevedeva di tagliare) o la Garavaglia, ministro ombra del governo PD, che interviene giusto per dire che i soldi li devono ridare tutti?

C'è da farsi venire il mal di pancia. E poi cos'è questo governo ombra? Chi l'ha visto? Va bene che è un'ombra, ma così ombra? A cosa ci serve? A farci prendere ancora di più in giro, come se non solo non sapessimo vincere, ma nemmeno perdere?

Sono tempi di domande. Villari è stato espulso dal PD. Il PDL ha almeno nella forma rispettato la tradizione secondo la quale a presiedere la Commissione per la vigilanza sulla RAI debba essere un uomo proveniente dall'opposizione. In questo caso non c'è però da chiedersi da dove provenga l'uomo, ma dove vada il trasformista, e va verso destra.

giovedì 4 dicembre 2008

Antropologia Leghista

Il Leghista è una forma di vita antropomorfa particolarmente diffusa in Lombardia e Veneto, e più in generale nel nord-est e nel nord Italia. Non mancano in verità potenziali Leghisti anche al Sud, ma siccome i veri Leghisti li odiano, i meridionali che hanno un quoziente intellettivo adatto (valore oscillante tra quello di un comodino e quello di un Butakà - una scimmia del Borneo che se avesse mai trovato dei sassi avrebbe già imparato a lanciarli) sapendo di essere odiati dalla Lega, votano Forza Italia, portando la Lega al governo.

La cultura Leghista prevede un tale amore per gli altri da non avere mai portato nessuno dei suoi principali esponenti a parlare esplicitamente di genocidio. Tuttavia pare che affondare barconi pieni di profughi a cannonate possa condurre in effetti a conseguenze poco piacevoli per gli occupanti. A proposito di occupanti: è capitato in effetti che qualche passeggero di colore si sia ritrovato su un treno simpatici burloni Leghisti pronti a ripulire con detergenti e spugne il posto dove sedeva. Non hanno peraltro mai avuto più fortuna gli omosessuali, i terroni, i musulmani, i greco-ortodossi, i mancini, quelli che non mangiano la verdura, quelli che mangiano solo verdura.

In questi giorni il menù Leghista propone: moratoria della costruzione di moschee. La moratoria. Un po' come si tenta di fare contro la pena di morte. Sempre perché vietare la costruzione di luoghi di culto è esattamente quello che la Costituzione prevede in fatto di libertà religiose. La Costituzione è quel libretto sottile sottile col quale questi si puliscono il sedere. Attaccano l'arretratezza dei paesi musulmani, difendono la chiesa che a fianco a essi si schiera nel mantenimento dello status quo in fatto di pena di morte e tortura agli omosessuali.

Fare proposte che in un mondo non normale ma quantomeno serio sarebbero poco più che parole dette tanto per dare aria alla bocca, da queste parti e in questi tempi porta voti e tanti. Quel populismo che parla alla pancia invece che alla testa, in coscienza del fatto che esiste una parte del paese che non aspetta altro che odiare il vicino, il campanile di fronte, e meglio ancora quello lontano. L'Italia stronza, che, in quanto tale, possono anche passare cinquant'anni, ritorna sempre a galla.

martedì 2 dicembre 2008

Omosessualità criminale

La chiesa si oppone alla richiesta posta dalla Francia all’ONU in nome dei paesi UE (Italia compresa) per la depenalizzazione dell’omosessualità, oggi reato in molti paesi del mondo punito con il carcere, la tortura, o in alcuni casi la morte.

«Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi - afferma mons. Migliore - si chiede agli Stati e ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione»

Insomma, male proteggere gli omosessuali dalla discriminazione, non sia mai che si scordino di essere froci. Ma invece che in Seminario dove li tirano su i preti adesso, in Afghanistan?

Prosegue Migliore: «[...] gli Stati che non riconoscono l’unione tra persone dello stesso sesso come "matrimonio" verranno messi alla gogna e fatti oggetto di pressioni».

Capire come si arrivi dall'impedire le impiccagioni dei gay al matrimonio gay è un esercizio mentale troppo faticoso per chi è normale. Pare che ci sia il concreto rischio, secondo la chiesa, che a voler portare tutta questa modernità, a volere vietare per dire le impiccagioni, gli anni di carcere, poi i ricchioni finisce che vogliono sposarsi. Meglio non dargli nemmeno l'unghia, che questi si prendono il dito (e chissà cosa ci fanno).

La chiesa, ci ricorda, non è isolata. Moltissimi paesi sostengono infatti insieme ad essa il fatto che l’omosessualità debba essere punita dalla legge come un crimine e sono quindi alleati del vaticano: Iran (pena di morte), Afghanistan (pena di morte), il Burundi (20 anni di carcere), gli Emirati Arabi Uniti (pena di morte). E così via.

La chiesa insomma, è come sempre, in particolare in questa sua attuale “gestione”, a favore della vita. Con il plauso di Ahmadinejad.

lunedì 1 dicembre 2008

Raddoppia l'IVA sulle TV (degli altri)

Aumenta l'IVA sugli abbonamenti TV (non sulle prepagate). Berlusconi: anche Mediaset viene colpita. Ufficiale quindi: anche a Mediaset guardano Sky.

Berlusconi: "oltretutto Mediaset non è concorrente di Sky che va sul satellite e ha altre regole". Certo. Chissà chi è il burlone che le scrive.

Ma queste sono considerazioni da catastrofisti delle sinistre, cassandre animate dall'invidia che disseminano veleno perché portatrici di una cultura basata sulla distruzione e la morte. Facciamo un'espressione alla Bela Lugosi nel ripetercelo.

Angeli della morte, del pregiudizio, diabolici creatori di sfiducia. La sfiducia del consumatore. Come dire: non è che non abbiamo una lira. È che non ci crediamo.

(Solo un problema: effettivamente ci si sente un po' strani a dover difendere Rupert Murdoch).

Ultimo tenero messaggio per gli elettori del PDL: buongiorno, sorridete, hanno appena aumentato le tasse.

venerdì 28 novembre 2008

Tormenti

Dove sono finiti i satanisti? E i cani killer? I bulli youtubbari? Persino i rumeni paiono scomparsi.

Sembrava, qualche anno fa, che per l'Italia girassero milioni di satanisti, pronti a uccidere cristiani, sgozzare polli, sacrificare vicini di casa nei boschi del nord del paese. L'emergenza allarmava frotte di sociologi televisivi, animava talk show. Erano i tempi delle Bestie di Satana, alcuni ragazzetti ora felicemente in galera.

Ci sono stati i cani assassini. Ci aggiravamo per i parchi con gli occhi attenti, lo sguardo vigile pronto a cogliere il primo dobermann, rottweiler, o peggio ancora pittbull fino ad allora irreprensibile, scattare nella nostra direzione con la bava alla bocca e gli occhi iniettati di sangue.

In tempi più recenti abbiamo assistito al bullismo giovanile, centinaia i video di maltrattamenti a malcapitati disabili e ai professori, professoresse che fanno vedere le mutande e così via. E sempre di recente l'emergenza sicurezza, l'invasione di sette o otto milioni di rumeni tutti rigorosamente stupratori, assassini. Ce li immaginavamo girare ubriachi per le nostre città, anche loro con la bava, il puzzo di birra, pronti a violentarci anche i bambini, seviziarci le nonne, prendere a bastonate i nostri cani e gatti.

Non si parla più della criminalità o dell'immondizia napoletana, secondo la regola per la quale ciò che non è in TV non esiste. Non esiste più criminalità e non esiste più immondizia. Questo è oggi un paese felice.

L'informazione continua a lavorare per ondate modaiole, ad agitare spettri, ci fanno sapere adesso di ogni singola crepa in ogni singolo istituto scolastico di ogni grado sparso per la penisola, ma sono pronti a dimenticarsene. Sembrava tempo fa che ci fosse quasi ogni giorno un qualche grave incidente sul lavoro, una qualche morte. Era vero. Oggi non sembra più, ma è vero ancora.

mercoledì 26 novembre 2008

Conversioni di rotta

Il Vaticano: «Gramsci trovò la fede»: la moglie poté così smettere di cazziarlo, almeno in punto di morte.

La conversione di Gramsci pone il pensatore cattocomunista accanto agli altri grandi titani convertiti della storia: l'Innominato e Giovanni Lindo Ferretti.

La situazione è tuttavia molto controversa: alle affermazioni dell'arcivescovo De Magistris ha fatto eco da sinistra una sonora salva di spernacchiate, mentre Giuliano Ferrara e Magdi Allam affermano di avere prove certe che sia stato Berlusconi ad apparire in una mangiatoia (era all'epoca appena nato) al Gramsci morente intimandogli di convertirsi, minacciandolo altrimenti di trasformare l'Italia in un paese di merda entro una settantina d'anni.

Non sarebbe comunque stato di parola.

Uno degli emissari della Chiesa del Mostro Volante fatto di Spaghetti ha nel frattempo dichiarato di potere documentare la conversione in punto di morte di Gandhi e di Bastian Schweinsteiger, giocatore del Bayern Monaco che però si è dichiarato ancora vivo.

martedì 25 novembre 2008

Consumatori

Fiducia dei consumatori in ribasso: passa da 102,2 a 100,4. L'unità di misura utilizzata è ignota, il metodo di calcolo è stato rinvenuto su una stele probabilmente atterrata sul nostro pianeta dopo un viaggio intergalattico e successivamente andata perduta. Coloro i quali hanno accesso al segreto tramandano l'informazione di padre in figlio tramite riti iniziatici che prevedono la lettura in senso inverso di un intero numero de Il Sole 24 Ore senza sbagliare una sillaba. Per alcuni potrebbe anche essere che da 102 a 100 in questa scala si possa ragionevolmente parlare di aumento (Tremonti).

La sensazione di essere presi per il culo è curiosamente forte.

Citiamo l'articolo:

In controtendenza, migliorano invece le valutazioni sulla situazione personale degli intervistati (da 112,3 a 113,7)

Insomma l'opinione degli italiani è che è un casino, ma sono comunque cazzi di qualcun'altro (in questo caso Tremonti concorda).

Peraltro la domenica al centro commerciale ci sono le auto in coda per accedere ai parcheggi, le persone in coda per accedere ai negozi, le luci di Natale.

Confesercenti piange miseria e richiede la detassazione delle tredicesime, in modo che gli italiani abbiano a Natale più soldi da spendere. Se non altro non hanno chiesto di versare direttamente i soldi nelle loro casse, sia mai che a qualche italiano, vista la crisi, venga in mente di risparmiare.

(Ci chiediamo quale sia l'idea di Tremonti in merito)

lunedì 24 novembre 2008

Grandi corruzioni


Berlusconi si adira moltissimo dopo essere stato definito "grande corruttore": l'aggettivo più corretto è "pantagruelico".

Nel weekend Villari è stato eletto amministratore di un condominio di Vasto, Presidente di uno staterello centroamericano, Cardinale di una setta eretica, Direttore sportivo della Sambenedettese, in mancanza di soluzioni condivise. In ciascuno dei casi va comunque ripetendo di essere l'uomo giusto al posto giusto.

Il PD non sa bene come fare. Il PDL parla di moral suasion, che vuol dire che se la stanno palesemente ridacchiando sotto i baffi.

Oltre al "grande corruttore" di cui sopra Di Pietro paragona Berlusconi a Hitler. In realtà probabilmente si riferisce alla versione di Charlie Chaplin.

Proprio in questo momento è in corso un vertice tra la Merkel e Sarkozy per fronteggiare la crisi europea. Non è che Berlusconi non sia stato invitato, è solo che è nascosto da due ore dietro a un pilastro, pronto a saltare fuori con la maschera di Scream appena uno degli altri due si avvicina.

mercoledì 19 novembre 2008

Berlusconi è un corruttore politico

"Berlusconi è un grande corruttore politico" dice Di Pietro in TV. Di Pietro è un bipede, Ratzinger è clericale, il cielo blu (non oggi). Chissà se anche loro si incazzeranno.

Il fatto è che Berlusconi si taglierebbe un testicolo (quello preferito dalla Carfagna, se fosse vero quello che non diciamo che sia vero e anzi non abbiamo mai detto che la Carfagna abbia dei testicoli preferiti, in particolare tra le gambe del premier, sia chiaro agli eventuali avvocati che leggessero - che qua non si ha una lira) probabilmente, piuttosto che eleggere un dipietrista a una qualunque carica pubblica, sia anche quella di bidello di scuola media a Secondigliano. Figuriamoci poi il divertimento del facile seminare zizzania nel disgraziato centrosinistra.

Orlando e Pardi escono dalla Commissione, Villari per il momento non molla. Fino al nome di Zavoli diceva: "Bisogna trovare una soluzione condivisa". Oggi: "Sì, ma da me".

Nell'eventualità Villari verrebbe espulso dal gruppo del PD e, con ogni probabilità (rullo di tamburi), Berlusconi si ritroverebbe, avvenimento curioso, con un parlamentare in più. Cose che capitano.

Quando? Quando per esempio non si fanno telefonate come quella mai avvenuta tra Berlusconi e Saccà, che non viene riportata integralmente da l'Espresso, nella quale Berlusconi (P, il Presidente) non chiede a Saccà (S, Saccà) di raccomandarle un paio di ragazze perché ha bisogno della maggioranza in senato. Telefonata della quale non riportiamo un estratto:

P: .. lunedi che ci mettiamo daccordo, vabbene. Senti, tu mi puoi fare ricevere due persone ...
S: assolutamente...
P: .. perchè io sono veramente dilaniato dalle richieste di coso ....
S: assolutamente ..
P: con la Elena Russo non c'era più niente da fare? Non c'è modo...?
S: no .. c'è un progetto interessante .. adesso io la chiamo ..
P: gli puoi fare una chiamata? La Elena Russo; e poi la Evelina Manna. Non centro niente io, è una cosa ... diciamo ... di...
S: chi mi dà il numero?
P: Evelina Manna ... io non c'è l'ho ...
S: chiamo ..
P: no, guarda su Internet ..
S: vabbè, la trovo, non è un problema ... me la trovo io ..
P: ti spiego che cos'è questa qui ..
S: ma no, Presidente non mi deve spiegare niente ..
P: no, te lo spiego: io stò cercando di avere ...
S: Presedente, lei è la persona più civile, più corretta..
P: allora ... è questione di .. (parola incomprensibile, le voci si accavallano) ....
S: ma questo nome è un problema mio ...
P: io stò cercando ... di aver la maggioranza in Senato ...
S: capito tutto ...
P: eh .. questa Evelina Manna può essere .. perchè mi è stata richiesta da qualcuno ... con cui sto trattando ...

Nella foto, Evelina Manna.

martedì 18 novembre 2008

La Palin al posto della Gelmini

Dopo la sconfitta elettorale Sarah Palin valuta le sue possibilità di carriera futura. Tra le proposte di partecipazione a Desperate Housewives e il ritorno alla vita da casalinga vera, Dimensione Banana è in possesso di informazioni esclusive circa le prospettive della governatrice dell'Alaska.

Frenata dall'insuccesso alle presidenziali(era la prima volta che partecipasse ad elezioni in cui i votanti non avessero tutti i neuroni congelati) Sarah, una donna che non si abbatte mai, ora punta al posto di Ministro della Pubblica Istruzione italiano, proponendo a Berlusconi un nuovo pacchetto di riforme da sostituire a quella della Gelmini, troppo morbida e avanguardista per l'algida cacciatrice delle nevi nordamericane.

No al maestro unico, anzi, no al maestro. I maestri sono parte di una corporazione notoriamente fannullona e dunque di sinistra e non deve essere loro concesso di avvicinarsi ai bambini traviandone le fragili menti con idee perverse come la negazione del creazionismo. Darwin era infatti un noto pensatore comunista che giustamente il senatore McCarthy aveva denunciato negli anni '50 come spia sovietica.

Ritorno alla natura: tutte le lezioni dovranno tenersi con i bambini liberi di scorrazzare nella tundra, anche negli istituti di Palermo, Cagliari o Bari, perciò nelle diverse scuole andranno costruite delle capsule microclimatiche artificiali in grado di consentire anche le esercitazioni obbligatorie di costruzione dell'Igloo. Il costo di questa operazione è praticamente pari ai tagli preventivati per i prossimi dieci anni alle università, tagli che andranno quindi raddoppiati. Previsti inoltre seminari di caccia all'alce e al bue muschiato.

Il grembiule: perché ci sono bambini poveri e bambini ricchi: è giusto aiutare il bambino povero a non sembrarlo, mentre si aiuta il padre del bambino ricco a diventare sempre più ricco.

lunedì 17 novembre 2008

Sinistra fannullona

Incassati gli attacchi dei giorni scorsi, Brunetta passa al contrattacco. I fannulloni sono di sinistra, dice. Contando questi ultimi, i coglioni, chi insulta, danneggia, vitupera il paese, gli antidemocratici, gli eversivi, gli imbecilli, le cassandre disfattiste, gli agonizzanti - dovremmo essere al 96% degli italiani.

(Invece no. Siamo sempre i soliti quattro gatti. Sia coglioni che imbecilli, sia eversivi che fannulloni. E ci vergogniamo talmente tanto che alla fine votiamo Lega, diciamo almeno qualcosa contro i rumeni, ogni giorno, al bar, contro Roma Ladrona, anche noi di Catanzaro, contro i sindacati, cerchiamo di sembrare convinti e convincenti).

Intanto Brunetta ha messo allo studio i nuovi contratti per il pubblico impiego:

Supplenza: il supplente di giorno in giorno sostituisce un diverso dipendente pubblico in ferie o malattia. Per meglio temprare lo spirito è prevista una forte mobilità. Il supplente copre la mancanza di un bidello a Desenzano il lunedì, di un professore di matematica a Palermo il martedì, di un giudice della Corte Costituzionale il mercoledì. Gli spostamenti sono pianificati in modo da riempire tutti i posti vuoti sui voli CAI in giro per il paese, a spese del dipendente, visto che la Marcegaglia non si ricorda più i numeri dei conti svizzeri. Povera stella.

Mezzadria: il dipendente può occupare un posto pubblico, ma questo non gli appartiene. Non percepisce quindi lo stipendio ma in compenso può tenere per sé la cancelleria utilizzata durante il giorno (si considerano escluse le cucitrici). Sono fortemente consigliate ai dipendenti donazioni di penne e matite a CAI. Critico Bonanni: che lui ricordasse, la Mezzadria era un'altra cosa.

Contratto Vespa: pensato per dipendenti particolarmente meritevoli, il Contratto Vespa consente l'autorinnovo lampo prima dell'arrivo di un nuovo consiglio di amministrazione e uno stipendio da più di un milione di euro l'anno. Alla Marcegaglia e a Bonanni sta bene, purché ospitati in studio ogni tanto.

venerdì 14 novembre 2008

Buenos Diaz

La Digos comunista, Casini infila la lingua in bocca a Gratteri, La Russa insabbiato

Processo per le percosse, violenze, minacce, costruzioni di false prove della scuola Diaz: cani sciolti gli autori dei pestaggi e delle aggressioni, gente che fa di testa propria, facinorosi, violenti ed esaltati.

Praticamente ora ci diranno che erano di sinistra.

Pene comunque in buona parte condonate, perché sono magnanimi con questi comunisti.

Nessuna responsabilità dei vertici della polizia. Fortuna che non siano stati dello stesso parere a Norimberga.

Gongola gente tipo Casini e La Russa. Che, avendo la faccia come il culo, si chiede se la condanna non sia stata ingenerosa per i (pochi) condannati. Certo, La Russa, anzi perché non assolverli in appello e dargli una medaglia in Cassazione?

Pubblicate solo un paio di giorni fa le immagini del poliziotto con la bustina piena di molotov. La Russa: "Io ne porto sempre un paio alle feste. Tipo quella volta che Berlusconi ha voluto il finto Vesuvio in giardino. Ovvio che fossi io, interrato sotto al monterozzo".

Casini, appena scongelato dal freezer di Milano 3 dove Berlusconi l'aveva dimenticato: "lieto che la giustizia ordinaria riconosca una verità nota a tutti gli italiani e cioè che al vertice della polizia di stato ci sono stati e ci sono autentici galantuomini". Diceva lo stesso Andreotti dei suoi amici siciliani. Casini, a quando una bella slinguazzata a Gratteri?

giovedì 13 novembre 2008

Più di milleduecento tette

Cassano e le sue seicento donne. Brunetta, Panorama e le tette (che fanno bene nel titolo)

Nella sua se - fosse - davvero - auto - sarebbe - più - leggibile - in - cirillico - biografia in uscita il 19 Novembre, Antonio Cassano ne ha per tutti: gli allenatori, i vecchi compagni, le donne.

Le donne. Oltre seicento, dice.

Saranno proporzionali ai brufoli? Noi nel dubbio abbiamo prenotato duecento chili di pane allo strutto da spalmare di nduja e nutella.

Sempre in tema di nani e di stronzate: Brunetta: «Le Br vogliono farmi fuori».

Dice Brunetta a proposito di una inchiesta de l'Espresso che metterebbe a rischio la sua incolumità, rendendo pubbliche informazioni riservate:

L'inchiesta fruga nella mia vita. Fruga nel mio patrimonio. Fruga nella mia carriera universitaria. Fruga nella mia attività politica e di consulente.

Come a dire: uh guarda, giornalisti che fanno il proprio mestiere. Presto, una copia di Panorama, che la carta stampata senza le tette mi inquieta. Sempre come a dire: uh guarda, uno che a farsi amico Berlusconi ci ha fatto i soldi.

Prosegue Brunetta:
[l'Espresso] Fa tutto questo da par suo, con malizia ed esagerazione. Alla fine, però, restituendo il ritratto di una persona per bene

Eh sì. Alla fine anche i migliori, a volte, si perdono.

mercoledì 12 novembre 2008

Buona Domenica

Giusy Ferreri sul Tempo (che si conferma must-read assoluto per chi ha una certa vena comica): se va male torno a fare la cassiera. Non vediamo l'ora di avere i nostri Sofficini di nuovo sul tuo rullo.

Momento di massimo splendore dell'intervista:

Crescendo sono diventata timida. Arrivava un nuovo direttore e mi spingevano nel magazzino: "dai, fagli sentire quanto sei brava". Diventavo rossa come un peperone.

Grande giornalismo.

Nel frattempo alle Iene in onda l'atteso servizio durante il quale la Carlucci litiga con il Trio Medusa.

Anche qui attimi impagabili. La Carlucci, oggi parlamentare del PDL, rompe la telecamera, spacca il microfono, insulta, attacca la TV becera e qualunquista.

La Carlucci ha fatto Buona Domenica.

Giusy abbia pazienza. Vogliamo credere che debba fare ritorno al vecchio supermercato? Vogliamo credere che, insomma, non ci sia libero un posto da Sottosegretario al 3x2 oppure Ministero della Grande Distribuzione? Si impegni, Giusy, si faccia qualche amico.

martedì 11 novembre 2008

Mareide

Per la rubrica Biografie di uomini e donne straordinari della Dimensione Banana oggi ci occupiamo di Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità dell'attuale governo (nella foto d'arte accanto impegnata per una campagna contro la segregazione della donna nei sexy shop di Francoforte sull'Oder).

La Carfagna è entrata al centro delle polemiche per il fatto stesso di essere diventata ministro pur non avendo alcun curriculum politico (a meno che non valga il peraltro - crediamo - pregevole calendario di Max di due o tre anni fa, del quale è stata protagonista). Il giornalista e parlamentare di destra Paolo Guzzanti ha parlato di "mignottocrazia" - la figlia Sabina di pompini.

Pari Opportunità vuol dire per le donne le stesse occasioni di arrivare in una posizione importante nella società. La Carfagna rappresenterebbe quindi perfettamente quale questa posizione sia, almeno secondo il Presidente e il relativo elettorato. In ginocchio.

Elettorato che ama il premier per il semplice fatto che può (fare, dire). Fare la Carfagna ministro anche se c'è il dubbio che sia lì per avere succhiato il suo presidenziale membro, anzi proprio perché c'è il ragionevole dubbio che abbia succhiato il suo presidenziale membro. Dire che un leader di colore molto più importante di lui è abbronzato. Fare polemica e mostrare indignazione in realtà è funzionale al suo successo, perché continua a ricordare a tutti che lui, comunque, può fare e fa ciò che vuole.

Ciò che gli italiani adorano, insomma, è il Berlusconi al di là del bene e del male, non l'uomo, ma quella sorta di Superuomo all'amatriciana che costituisce evidentemente per alcuni un modello ideale.

sabato 8 novembre 2008

Diva e Donna

Cosa fare se incontrate la donna dei vostri sogni e lei, inopinatamente, tira fuori dalla borsa Diva e Donna, sfogliando le pagine dedicate alla Talpa?

Siete in fila alla Posta, seduti a fissare lo scorrere dei numeri - non capite che logica abbia e parte quella di sfavorire voi, proprio voi, siete fermamente convinti che più o meno tutti quelli che stanno già uscendo siano entrati dopo.

Poi vi accorgete della biondina (brunetta, oppure uomo, faccia il lettore), uno sguardo misterioso, un'espressione imbronciata - tutte cose che non notereste affatto se non fosse mostruosamente figa.

I vostri occhi si incontrano per un attimo che a voi sembra infinito - non lo sarebbe, ovvio, nemmeno per un orologio immobile nello spazio interstellare; non lo è per lei, naturalmente, se anche vi avesse visto, cosa della quale dovreste assolutamente dubitare, sarebbe a causa di un enorme brufolo sul naso che fino a poco prima non avevate.

A questo punto il dramma. Infilata la mano nella borsetta, la ragazza - della quale non abbiamo menzionato, per pietà, l'abbigliamento che vi sembra di gusto squisito, rivelatore di una personalità del tutto affine alla vostra; i movimenti eleganti, quasi felini - tira fuori una copia di Diva e Donna, supera le otto pagine dedicate a una comparativa dei pacchi di tutti i partecipanti uomini all'Isola dei Famosi (vinta da Luxuria), e si fionda a leggere avidamente il reportage esclusivo dal backstage della Talpa. Non osate nemmeno immaginarne il contenuto.

Che fare?
1) Strapparle la rivista di mano e prenderla a calci (la rivista), eventualmente schiaffeggiarla (lei) ad libitum (sfumando)

2) Rapinare l'Ufficio Postale. Approfittate del panico e la colluttazione per incendiare il giornale

3) Sposare la ragazza

Al lettore la decisione. Si tenga in conto che i punti 1) e 2) possono portare a conseguenze penali, il punto 3) letali.

mercoledì 5 novembre 2008

Una soppressata a Chicago

Grazie all'apporto decisivo di Mastella negli stati chiave, Barack Obama è stato eletto Presidente. Conclusi i festeggiamenti Obama, ormai animato da una cieca fiducia per il fiuto del buon Clemente, comincia a lavorare alla composizione della sua squadra.

"Mi sembra che visto il nostro contributo ci sia dovuto un riconoscimento, direi un ministero"
"Ministero?" fa Obama.
"Le ASL almeno ce le avete?"

Mastella si fa nominare Segretario di Stato, la moglie, Alessandra Lonardo Mastella, vista la revoca degli arresti domiciliari e dell'obbigo di dimora nel comune di residenza, è stata nominata Commander in Chief del Corpo Forestale di Salt Lake City (il nome del corpo scritto così, tanto è stato creato per l'occasione - come simbolo il gonfalone di Ceppaloni).

Obama aveva dei dubbi sull'opportunità di costruire alla periferia di Chicago il Museo dei Sapori del Sannio, audace edificio a forma di soppressata progettato dal cugino del politico italiano, Pasquale Lonardo Calatrava Mastella, costo 80 milioni di dollari, già appaltato a una ditta di Contursi Terme. Trovava infatti l'operazione vaga e in generale poco trasparente.

"Devi capire la visione, Barack"
"La visione"
"Certo! Effettivamente, come hai intuito, i lavori non dureranno mai 3 anni, ma 15, e i costi naturalmente saranno decuplicati; alla fine l'edificio sarà fatiscente, minato alle fondamenta dai corpi murati nei pilastri, eppure respirerai un senso di incompiutezza che è ciò che l'artista, il grande Lonardo Calatrava Mastella, in realtà il fratello di mia moglie, Calatrava Mastella fa parte del nome d'arte, vuole rendere e donare al mondo. Tutti, passando da Chicago ammireranno un grande mausoleo dello spreco - l'immagine della corruttibilità dell'animo umano - nemmeno fossero sulla Salerno Reggio Calabria".

Obama non trova nulla da replicare.

lunedì 3 novembre 2008

Obama a Ceppaloni

Obama trasporta a spalle la statua della Madonna, processioni e Provola Silana. Federico Salvatore in concerto per Barack

La campagna elettorale americana, giunta ormai all'ultimo giorno, infiamma. Ora è il tempo degli spot politicamente scorretti.
Obama è stato accusato di essere un pericolo per la sicurezza nazionale (con tanto di spot in cui il suo nome viene accostato alle torri gemelle appena abbattute - gli strateghi repubblicani confidano in un pubblico che visto lo spot dica: ah, ma infatti, come si chiamava quello che ha abbattuto le torri, Ogama, Omama, Olama O'Hara? Obama - ah cazzo - ed esca imbracciando il fucile per andare ad abbattere il candidato presidente democratico), avere avuto rapporti omosessuali orali con un tipo su una limousine (riporta la Rodotà sul Corriere), avere frequentato personaggi discutibili come un ex-terrorista e Clemente Mastella.

Quest'ultimo è effettivamente entrato da poco a far parte della compagine democratica per l'elezione, in qualità di consigliere politico per le minoranze latine. Mastella in sostanza si è presentato con i suoi soliti quattrocentomila voti di dote, tutti cittadini della provincia di Benevento che in massa hanno trasferito la residenza in Kansas un paio di settimane fa, e la promessa di rendere Obama un candidato appetibile tra i messicani, portoricani e ovviamente italiani - tutti cittadini che non si sentono rappresentati dall'elitario e fighetto Barack.

Mastella ha realizzato una vera e propria rivoluzione copernicana dell'immagine del candidato democratico - bando ai party con le tartine e largo alle processioni elettorali, in cui Obama a torso nudo trasporta la statua della Madonna di Salt Lake City, durante le quali si mangia Provola Silana e ricotta di pecora, mentre vecchie donne vestite di nero - dell'originaria compagine Mastelliana appena immigrata - urlano e piangono seguendo il futuro Presidente e la Madonna camminando sulle ginocchia.

Mal vista da Mastella la mossa di fare cantare Springsteen per Obama; personalmente aveva pensato a Federico Salvatore.

sabato 1 novembre 2008

CAI: i punti segreti dell'accordo

CAI presenta la proposta, i retroscena dell'accordo. Lo ius primae noctis sulle hostess, la Marcegaglia col frustino, Guido Rossi pilota.

Compriamo, non compriamo, compriamo, non compriamo. Dopo una giornata di grande incertezza, dopo aver spergiurato di ritirarsi qualora le organizzazioni sindacali non avessero firmato, scaduto l'ultimatum, visto che dopotutto comprare praticamente gratis conviene, CAI ha fatto un passo indietro e presentato la proposta, sempre a patto che l'Unione Europea non accolli alla nuova compagine anche un solo euro dei debiti della vecchia, prestito-ponte di 300 milioni compreso. Cosa che succederebbe, ovvio, a chiunque di noi dovesse comprare un'attività se questa avesse debiti.

Una salvifica telefonata di Berlusconi in persona a Colaninno rimette in piedi la cordata, che, seppur con qualche malumore, decide di procedere. Figuriamoci come deve essere messa, questa Alitalia, se ci sono forti dubbi anche a prenderla regalata e ripulita da tutti i debiti.

Dimensione Banana ha l'opportunità di svelare in esclusiva quali sono le nuove concessioni del Governo che hanno spinto CAI a fare un passo indietro:

Pene corporali. I sindacati erano contrari a parte la UIL, il Governo ha promesso a CAI che tramite apposito decreto sarà possibile per i dirigenti della nuova compagni avere pieni poteri di elargire qualunque punizione corporale ai dipendenti che dovessero compiere azioni potenzialmente lesive del patrimonio dell'azienda, come ad esempio richiedere il pagamento delle tredicesime. La compagnia di bandiera si considererà in questo senso soggetto escluso alla disciplina vigente in termini di reati contro la persona, un po' come lo è già in termini di anti-trust. Emma Marcegaglia ha dichiarato che assolverà personalmente il compito di esecutore delle pene nel caso in cui fossero inadempienti steward figaccioni, compito per il quale sta già ingrassando il frustino in pelle e lucidando la tuta di latex di ordinanza.

Ius primae noctis. Emma Marcegaglia ha richiesto di avere lo ius primae noctis sui neomariti delle hostess che si dovessero sposare durante il periodo di lavoro presso la nuova Alitalia. In modo retroattivo il diritto si applicherà anche alle dipendenti già sposate, purché i mariti siano fighi.

Gli altri soci. Stanchi delle pressanti richieste della Marcegaglia anche gli altri soci di CAI vogliono la propria parte. Tronchetti Provera aveva richiesto di fare vedere su tutti gli schermi dei voli intercontinentali gol dell'Inter in rotazione continua. Su questo punto Berlusconi però ha tenuto duro e, anzi, in rotazione sugli schermi degli aerei ci andranno i circa 400 gol che Inzaghi ha realizzato con la maglia del Milan colpendo la palla con la milza o altri organi interni. In cambio però Tronchetti Provera ha ottenuto che Guido Rossi abbia il diritto di pilotare una volta a settimana un volo su una tratta nazionale a caso, che ci teneva tanto a fare il pilota. Benetton ha ottenuto invece di aggiungere un nuovo emendamento postumo alla Gelmini che prevedesse che tutti i grembiulini di tutte le scuole di Italia siano prodotti dalla sua azienda, e non da Paolo Berlusconi com'era inizialmente stato scritto.

venerdì 31 ottobre 2008

Caiahiahiahiahi

CAI ritira l'offerta su Alitalia, dopo la firma dei confederati e la mancata firma, invece, dei piloti e delle hostess/steward, cioè fondamentalmente quelli che in Alitalia ci lavorano, che denunciano il cambiamento delle condizioni concordate in Settembre.

CAI fa un passo indietro da un affare che prevedeva di comprare la compagnia totalmente privata dai debiti (accollati interamente allo Stato) e a una cifra peraltro pari alla metà scarsa della valutazione effettuata da Banca Leonardo, che di fare la valutazione era stata incaricata.

Cos'altro, Colaninno, anche la solita fetta di culo?

Così prendono curiosamente quota anche le maldicenze secondo le quali CAI questi soldi non ce li ha mica, c'è la crisi, molto di quel (poco) denaro doveva arrivare dalle banche, addirittura secondo qualcuno c'era di mezzo Lehman - una garanzia - soprattutto per i 150 milioni che lo stesso Colaninno avrebbe dovuto versare. Molti starebbero facendo passi indietro, anche la Marcegaglia, tutta la meglio gioventù imprenditoriale di questo bel paese, insomma. L'idea peraltro, ad avere i soldi, non era male. Debiti allo Stato, attivo a pochi soldi a CAI. Dopo un po' magari vendere alla stessa AirFrance, ma a prezzo di mercato.

Quale migliore soluzione, a questo punto che il denaro manca, dicono sempre i soliti loschi maldicenti, che cambiare le carte in tavola facendo definitivamente infuriare i sindacati indipendenti (i più vicini alla base dei piloti/hostess e soprattutto quelli che alla base avrebbero più cose da dover giustificare) e poi dichiarare il ritiro con un sicuro capro espiatorio al quale addossare le colpe del fallimento?

Visto il fatto che il governo ci ha messo la faccia, le soluzioni possibili sono due: Fallimento, e in questo caso il sindacato deve essere assolutamente distrutto mediaticamente; ridurre ancora di più la cifra richiesta a CAI, sperando che possa starci. Invece che svendere agli amici e sostenitori politici la compagnia, regalarla.

Poi in realtà ci sarebbe anche la soluzione-sceneggiatura da film americano, Alitalia che continua a prendere pugni e sembrare sempre più vicina al tappeto - i cattivi che sembrano trionfare, ma improvvisamente grazie all'eroismo di un uomo, Silvio Berlusconi, che interviene di persona e salva tutto, il bene trionfa. Sapendo con chi abbiamo a che fare, non ci sentiremmo proprio di scartarla.

Siamo già peraltro da un pezzo in una fase politica nella quale hanno ceduto anche i più basilari freni inibitori, tipo il senso del pudore, per cui non resta che attendere.

Nota: in questo post a proposito dell'emendamento salva-manager improvvisamente comparso proprio nel decreto salva-Alitalia, e poi cassato per intervento di Tremonti, scrivevamo:

Non si sa ovviamente di chi fosse e come mai fosse lì senza che il ministro ne sapesse niente. Ma dobbiamo fidarci e immaginare questo mondo di favola in cui d'improvviso gli emendamenti spuntano come i funghi.
Questo per ora è scomparso.

Per ora.

Ovviamente è tornato! Scajola ha già risposto, dice che non è vero, l'opposizione insiste. La cosa si fa interessante. Tremonti non pervenuto.

giovedì 30 ottobre 2008

Poveri e no

Anche Donald Trump in crisi. Debiti per un miliardo di dollari per il mega grattacielo che ha appena costruito, del quale non riesce più a vendere i lussuosi locali.

Trump, nella foto, ha avuto bisogno di uno speciale condono edilizio anche per il colossale riporto.

Ma se i ricchi piangono figuriamoci quelli che non hanno una lira.

Aumentano infatti del 22% nel 2008 i pignoramenti di case in Italia.

Tuttavia Il Foglio ci spiega Perché non è vero che in Italia aumentano i pignoramenti in un meraviglioso articolo. Il lettore più smaliziato (quello che ha fatto la quinta elementare) potrà verificare come non ci sia scritto da nessuna parte perché non dovrebbe essere vero che in Italia aumentano i pignoramenti.

Quando di fatto aumentano.

In compenso nell'articolo Armango Borghi (Sda Bocconi) ci informa che:

Il mercato ha un andamento assolutamente dicotomico. I prezzi si sono contratti, ma non dimentichiamoci degli immobili di lusso, finanziati completamente con equity da chi non sa dove mettere i soldi. Per quelli le quotazioni sono addirittura salite

Ah beh, se non ci hai l'equity sei un poveraccio. Grazie Armando.

mercoledì 29 ottobre 2008

Più tornelli per tutti

Brunetta si affaccia nel mondo della moda, presto alle sfilate le nuove scarpe col tacco a forma di tornello, e sempre tornelli anche per gli orecchini. Per l'uomo il tornello è simbolo di rigore formale e per questo spazio all'abito grigio da cui fuoriescono due sbarre di metallo a ricordare il magico rimedio rotante di tutti i mali italiani. Spopola il nuovo abito tra i giovani della destra asociale, che ne fanno un feticcio da indossare in tutte le più importanti occasioni di lavoro, salvo incastrarsi dentro l'ufficio a causa delle sbarre di cui sopra, per la gioia del capo.

Presto i tornelli anche nelle aziende private - primo approdo i bagni - con bilancia per valutare l'effettiva diminuzione di peso dei dipendenti: fino a 30 grammi massimo 1 minuto di tempo prima della riduzione dello stipendio. Tra i 30 e i 500 grammi massimo 5 minuti. Oltre i 500 grammi viene richiesto un pagamento per la manutenzione degli impianti aziendali.

Tornelli anche in piazza per i manifestanti. Gli studenti che scioperano quando ancora non hanno uno stipendio sul quale operare detrazioni dovranno scontare i giorni di sciopero domani, quando lavoreranno. Un giorno di lavoro gratis per ogni giorno sperperato a fare casino in gioventù.

Nel frattempo cresce la percentuale di lavoratori che studiano danza acrobatica, capoeira, hyper-stretching, yoga, e altre tecniche che consentano di superare il tornello senza farlo ruotare.
Anche in previsione di aziende con dipendenti particolarmente acrobatici, sono allo studio tornelli aerei da impiegare nei circhi. Tornelli simili in scala maggiore saranno montati sulle principali rotte Alitalia, in modo da farci passare i Boeing attraverso e controllare la produttività dei piloti.

Paolo Berlusconi, incamerati i soldi pubblici per il digitale terrestre, chiude la ditta che vende decoder e apre la ditta che vende tornelli.

lunedì 27 ottobre 2008

Egalité, fraternité, centotrentratrè

Quella riforma piace anche a sinistra. È il titolo di un articolo de Il Tempo, testata del gruppo Il Sole 24 Ore, e quindi di proprietà di Confindustria, che cita i risultati di una fantastica ricerca dell'istituto Piepoli, realizzata a Settembre, cioè prima del grosso della protesta, e d'improvviso scongelata in questi giorni.

Secondo la ricerca di Piepoli la riforma piace a Destra a Sinistra, in Centro, un po' a tutti, percentuali bulgare neanche si parlasse del sesso orale passivo.

La domanda è: sì, ma quale riforma?

Citando il giornale, evidentemente una delle maggiori testate della stampa comunista imperante:

sui tre argomenti principali — ritorno del voto in condotta, del grembiule e della valutazione in voti — anche a sinistra sono d'accordo con il ministro dell'istruzione.


Il voto in condotta, il grembiule, la valutazione. Argomenti principali.

È di questo che si parla in questi giorni. Del grembiulino. Anche a me sembrerebbero a questo punto automaticamente un po' deficienti, questi giovani, sotto la prospettiva che li vede sfilare per principali città indignati per il grembiulino.

Poi ci ricordiamo, ci viene in mente come un'immagine sbiadita, come un disturbo elettrostatico, che in questi giorni al Senato verrà votata, a proposito di istruzione (e non solo), la legge 133/2008, che prevede incidentalmente, tra le altre menomazioni, tagli alle università per centinaia di milioni di euro.

Nemmeno lo cita, parrebbe, il voto in condotta.

Se agli italiani venisse chiesto cosa ne pensano dell'idea di combattere l'analfabetismo innalzando l'età dell'obbligo scolastico, o dell'idea di prosciugare le paludi per ricavare terreno fertile, immaginiamo dedurrebbero che in larga maggioranza il paese abbia approvato le leggi razziali.

Il tempo è galantuomo. Il Tempo mica tanto.

domenica 26 ottobre 2008

Alani e Veltroni


Apprendiamo con orrore che secondo Wikipedia il Sacco di Roma è stato un evento ricorrente, una simpatica usanza barbarica prima, saracena e borbonica dopo, tanto che l'enciclopedia online ha previsto una apposita pagina di disambiguazione, che consentisse all'utente di individuare il Sacco di Roma di proprio personale interesse tra 6 assalti diversi avvenuti negli anni. Ad esempio si potrebbe dare un'occhiata alla voce riguardante quello del 455, operato dai Vandali, tale da fare meritare la trasformazione del nome della tribù in un aggettivo che indica una persona quantomeno non di spiccato senso civico. Tra le varie tribù dal curriculum non certo privo di devastazioni, come ad esempio gli Unni o gli Ostrogoti, devono essere stati notevoli i meriti dei Vandali nell'occasione. Tra le altre tribù possiamo ricordare poi quella degli Alani; è un peccato, fossero stati loro sarebbe stato curioso sentirsi dire "certo che sei proprio un alano" nel momento in cui si viene beccati a urinare in una cabina del telefono.

Comunque. Oggi sempre su Roma è calato il popolo del PD. Si ripete come ogni volta il balletto di cifre. Due milioni e mezzo gli organizzatori, duecentomila la questura. È interessante come negli anni sia aumentata di molto la forbice tra i due dati. All'epoca del primo governo Berlusconi tra il dichiarato dagli organizzatori e la questura il rapporto era di uno a due, al massimo tre. Tipo un milione contro trecento mila. Oggi andiamo oltre l'uno a dieci, tendenza in aumento.

Qualche cosa vorrà dire - quantomeno in merito alla soglia, psicologica e sociologica, della vergogna.

Fra poco verranno rilasciate così anche le informazioni sugli incontri privati, uno di voi per dire chiama cinque amici per cena. La questura interviene e se appura che siete di sinistra se ne esce pronta con un comunicato secondo il quale in realtà a cena c'era solo uno dei vostri piedi e forse mezza gamba. In compenso se siete di Forza Italia vi montano in fretta e furia un gazebo in casa, vi fanno firmare un foglio e poi dicono che siete in dodici milioni a voler mandare a casa Prodi. Tredici milioni al mattino dopo - diciassette a ora di pranzo.

Poi tanto in realtà ci pensa Mastella, mentre voi scoprite che con quella firma avete comprato un accrocchio per fare gli addominali su Mediashopping.

Una delle novità politiche importanti della giornata è stata la scoperta che Veltroni in realtà è ancora vivo. Il momento clou della manifestazione è stato infatti quello in cui un grosso cumulo di terra è stato calato sul palco; dalla terra, per lo sgomento del pubblico, è emersa una mano e in breve il resto del corpo del leader carismatico. Sarà stata la stanchezza del rientro dall'oltretomba, sta di fatto che anche questa volta gli è riuscito di dire poco di veramente incisivo contro il governo attuale. Che pure il suo piccolo Sacco procede imperterrito a compierlo. Apprezzabile però l'esposizione di due ore circa che lo statista compie in merito all'ultimo di Woody Allen.

giovedì 23 ottobre 2008

Mariastella perdonaci

Mariastella Gelmini (nella foto), prima di diventare paladina del grembiule contro la dilagante moda dei bambini emo, si era affacciata agli onori delle cronache per la sua vittoria del titolo di trentacinquenne più vecchia del mondo, nel 2006. Il titolo le fu peraltro in seguito ritirato in quanto all'epoca aveva in realtà solo 33 anni. Nella sua carriera politica, prima dell'elezione a parlamentare e in seguito ministro, spicca l'esperienza di Presidente del Consiglio Comunale di Desenzano del Garda, ruolo nella quale purtroppo risulta incompresa tanto da venire sfiduciata dallo stesso Consiglio Comunale con delibera del 31 Marzo del 2000. Successivamente, pur essendo già assessore provinciale a Brescia, supera nel 2002 l'Esame di Stato per la professione di avvocato a Reggio Calabria, dove pure aveva fatto il secondo anno di pratica. Forse a Brescia era pieno di toghe rosse.

Nel 2005 vola al Consiglio Regionale della Lombardia, nel 2006 in parlamento, sempre a soli 33 anni. I maligni sospettano tuttavia che abbia i documenti falsi, come certi calciatori nigeriani. Dopo i ruoli di assessore al territorio, prima, e all'agricoltura poi, giunta al governo nel 2008 scopre le sue vere inclinazioni: università e istruzione. Mariastella non è sempre stata una giovane invecchiata con la precocità di un esperimento di clonazione, e questo nuovo incarico non fa che ricordarle i bei tempi in cui andava a scuola col suo grembiule rosa confetto, e quel suo unico maestro che saltava con piena competenza dalla storia alla matematica, dall'inglese alla geometria, alla geografia, all'educazione civica, all'educazione fisica.

Com'era bello Mariastella, i tuoi occhi si bagnano, lo sappiamo. Come devi essere dolce, Mariastella. Ti vogliamo bene, abbi cura di te.

Come vuoi bene a questi bambini e come hai a cuore il loro futuro. E quanto bene vuoi anche ai Professori, ai Maestri. Com'è gentile ad esempio quel comma 1 dell'art.64 della legge di conversione 133/2008, quando dice:

Ai fini di una migliore qualificazione dei servizi scolastici e di una piena valorizzazione professionale del personale docente, a decorrere dall'anno scolastico 2009/2010, sono adottati interventi e misure volti ad incrementare, gradualmente, di un punto il rapporto alunni/docente, da realizzare comunque entro l'anno scolastico 2011/2012

Che bel pensiero, tu lo sai che il Maestro a essere unico può darsi che si senta solo, diamogli più bambini, che l'affollamento delle classi sì che porta a una "migliore qualificazione dei servizi scolastici" e certamente a "una piena valorizzazione professionale del personale docente".

In fondo questa meravigliosa legge, nella sua pluralità di intenti, è tutta un favoloso inno a un futuro splendente, come nell'art. 7 "Strategia Energetica Nazionale", che al comma 1 recita:
Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, definisce la «Strategia energetica nazionale», che indica le priorità per il breve ed il lungo periodo e reca la determinazione delle misure necessarie per conseguire, anche attraverso meccanismi di mercato, i seguenti obiettivi:
[...]
c) promozione delle fonti rinnovabili di energia e dell'efficienza energetica;

e poi, al punto immediatamente successivo:
d) realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare;


Lo sappiamo che in quest'ultimo caso non è tutto merito tuo, Mariastella, ma permettici di dirti grazie, lo stesso. Quanti bei pensieri, Mariastella, quanta positività.

Allora dimentica, Mariastella, la malvagità dei baroni, della casta delle Università, che non capisce i nobili intenti di taglio dei fondi, e li osteggia, non rendendosi conto di quanto sia vecchia la concezione che vuole il denaro come una necessità per un'istruzione di valore. Come sono venali.

Quanto imparerà di più, ad esempio, uno studente di Architettura della nuova Università pubblica, quando interverrà personalmente con la cazzuola a ripristinare l'intonaco scrostato dell'aula, rispetto allo sfortunato studente di una Privata, lì, fermo, immobile, sicuramente fuori forma per la sua sedentarietà, a furia di fare progetti al computer?

martedì 21 ottobre 2008

Precari fuochisti

La precarietà del lavoro dipendente investe ormai tutti i settori e tutte le figure professionali.

Per chi avesse visto Il Signore degli Anelli - Il Ritorno del Re, specie al cinema: il vicino di poltrona si rigira per mettersi di pancia e voi venite improvvisamente svegliati, anche perché lui, non contento di avervi disturbato, continua a russare anche a pancia in giù. I sonnambuli vagano per la sala scontrandosi, voi aprite gli occhi e li state ancora stropicciando quando assistete alla scena in cui di colpo su una montagna innevata e lontana un fuoco si accende. Passano pochi minuti e su un nuovo monte più in là bruciano altre fiamme. Di cima in cima la richiesta di aiuto viene comunicata accendendo pire su pire, e così il messaggio percorre chilometri.

Chi lavora su quelle cime? Quali ammortizzatori sociali sono previsti per i lavoratori certamente assunti a progetto - e il progetto è accendere il fuoco, ora che la guerra è scoppiata e loro hanno assolto il compito, dopo turni da 12 ore a fissare la montagna di fronte? Quale altra città si troverà un dirimpettaio ingombrante come Sauron, da fronteggiare, tanto da dovere assumere dei guardiani da fuoco esperti, ma ormai attempati e fuori mercato?

Come non ricordare le giuste preoccupazioni dei personaggi di Clerks a proposito degli operai a bordo della Morte Nera in costruzione?

Nell'episodio precedente Saruman aveva scavato quella buca profondissima nella terra, estirpato alberi per alimentare la sua produzione di bestiacce, distrutto l'ambiente, inquinato l'aria. Si tratta di una scena interessante, che sicuramente meritava almeno dieci minuti di veglia durante la visione.
Alla fine arrivavano gli uomini-albero, la natura che puniva l'uomo vecchio e cattivo che aveva osato sfidarla.

Stiamo assistendo alle spinte dei nostri industriali che hanno portato il governo sulla strada della revisione degli accordi sulla riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti nell'ambiente, a causa dei costi maggiori che una produzione (un po' più) sostenibile e responsabile porterebbe rispetto alla ricchezza che si ricava da una produzione insostenibile e irresponsabile. Si è parlato anche, per dire, di rivedere le nostre posizioni circa il protocollo di Kyoto.

Difficile dire se nei fossi e in cima ai monti desolati si sia pensato bene di votare per Sauron o Saruman. Di certo la Prestigiacomo non è Barbalbero.

Soprattutto, peggio la fornace di Mordor o la ThyssenKrupp?

mercoledì 15 ottobre 2008

Heil nell'alto dei cieli

Haider, il leader della destra austriaca noto per farsi fotografare indossando giacche orribili, si è schiantato lo scorso week end mentre tornava da una festa in discoteca.


Il tasso alcolemico dello statista della Carinzia, la regione dell'Austria conosciuta per avere avuto lui come governatore prima e presidente poi, era pari a 1,8 grammi per litro. Peraltro il litro era di vodka e non di sangue. Inoltre la Volkswagen Phaeton (auto il cui nome si legge feton e che nonostante ciò è una vettura di lusso) sulla quale viaggiava prima dell'incidente pare avesse raggiunto i 140 orari su una strada dove il limite era 70.

Fossimo stati noi, insomma, avrebbero ritirato la patente alle nostre salme. A lui, probabilmente, intitoleranno un paio di strade in Austria e un paio di gruppi neonazisti nel trevigiano.

Tra i progetti politici più ambiziosi che non ha potuto portare a termine, spicca l'annessione del lombardo-veneto, da completarsi nel fine settimana attaccando il lago di Garda a bordo di colossali autovetture mitteleuropee. Gli abitanti dei nuovi territori verranno a quel punto trattati come terroni, con tanto di trasmissioni televisive nelle quali si riderà di specialità del sud come Polenta e Osei, e il prototipo del meridionale, il bresciano, verrà preso in giro per il tedesco maccheronico, i capelli ingellati in aria con le punte bionde, la Peugeot truccata con i neon blu sotto la scocca.

A piangerlo, tra gli altri, la fidanzata, la signorina Rottermeier, un metro e novanta per ottantasette chilogrammi, una svastica di trenta centimetri tatuata sulla schiena, non unico orpello di tale misura a fare parte del suo corpo. Di professione camionista sulla tratta Bucarest - Salisburgo, in realtà si chiama all'anagrafe Werner.

martedì 14 ottobre 2008

Blossom

Blossom Goodchild, sensitiva, medium e quant'altro, dice di essere stata contattata di recente da alcuni alieni, i quali affermano di essere pronti da oggi, 14 ottobre, a farsi vedere sui cieli dell'emisfero australe, in un volo che farà diverse tappe sulle principali città e che durerà tre giorni.

La signora, curiosamente, sembra una sorta di Wanna Marchi bionda, anche se un filo simpatica. I suoi alieni sono pacifici e pare proprio vogliano venire a portare speranza. Dicono anche però che sarà necessario per loro adottare qualche misura di sicurezza perché può essere che i nostri governi, imbottiti di oscuri manovratori come Giovanni Letta, mandino loro addosso caccia e missili tanto per salutare.

Noi di Dimensione Banana abbiamo alcune rivelazioni esclusive.

Gli alieni sono qui in realtà per comprare Unicredit e Alitalia. Unicredit anche dopo i rialzi di ieri viene via a prezzi di saldo. Alitalia meglio ancora. Il sopracitato Giovanni Letta si è incontrato con Berlusconi per chiedergli se gli alieni in questione rispettano, a suo parere, i requisiti di italianità che il governo già prima delle elezioni considerava imprescindibili per l'acquisizione della compagnia di bandiera.
Berlusconi, come sempre quando a chiedergli qualcosa è Letta, ha risposto "Boh". Non c'è niente di personale ma proprio non capisce le sue domande. In compenso gli alieni hanno bruciato con un raggio laser arrivato da 72 anni luce di distanza i capelli di Emma Marcegaglia.
Letta è impressionato dalla lungimiranza di questi alieni. Se è vero infatti che il raggio laser ha percorso tale distanza ciò significa che è stato sparato più o meno quando lo stesso Berlusconi aveva un paio di settimane di vita.
Tuttavia il sottosegretario ha pensato uguale di proporre agli alieni l'acquisto di tutta la compagnia, debiti abbuonati a CAI inclusi. Per risposta gli alieni hanno sparato al nipote di Giovanni, Enrico Letta, con un raggio rimpicciolente partito circa 10 minuti dopo il primo, sempre 72 anni addietro. Enrico ora sta nella tasca di Giovanni e fa da spia di Veltroni ai consigli dei Ministri del centro destra.

Letta Enrico si chiede come mai il consiglio dei Ministri tipico del centro destra si tenga in un'aria di assoluto divertimento, frizzi, lazzi, e gare di limbo puntualmente vinte da Brunetta.
Il solito gruppo di scimmie con la macchina da scrivere, responsabili di tutte le opere di Shakespeare, sono rintanate in un angolo a scrivere i provvedimenti.

lunedì 13 ottobre 2008

Emendamenti e funghi

Lorena, prostituta a Milano, da trent'anni, rivela di avere oggi 8 case e due figli sistemati.
Sul Corriere.

Dice, la signora, di avere cominciato col capoufficio, che ci provava da tanto, allora lei scherzosamente gli ha detto, sì ci vengo con te, per un milione.
Poi il capo in realtà le ha dato 700 mila. Per dire, si sono messi pure a trattare.

Per me è assolutamente immorale tutto ciò. E ad ogni modo con 30 euro vi faccio vedere l'ammore.

Nel frattempo le case della signora paiono decisamente destinate a svalutarsi. La bolla immobiliare scoppia. Le banche scoppiano. Alcuni giorni fa alcuni amici hanno rivelato allo staff di Dimensione Banana di essere in possesso di un bel po' di azioni Unicredit. Sono degli amici ammirevoli perché se chiedi in giro quelle azioni lì non ce le ha nessuno. Nessuno insomma vuole prendersi del pirla pubblicamente. Per dire, qualche mese fa erano a 6 euro, oggi a 2,45.
Nessuno aveva nemmeno obbligazioni Lehman, titoli garantiti dal famoso Arturo Lehman, che ha firmato di proprio pugno l'impegno a ripagare i creditori, e compare stampato direttamente sull'Obbligazione impegnato nel gioioso gesto dell'ombrello.

A proposito di finanza-fuffa in questi giorni era misteriosamente comparso nel decreto salva-Alitalia un breve emendamento secondo il quale sarebbero stati salvi i vari Geronzi-Tanzi etc. Se ne sono accorti i media e a quel punto se n'è accorto anche Tremonti, che davanti al parlamento ha pronunciato un secco "O me o Lui". E lui non era Renato Zero. Insomma, emendamento per ora cassato. Non si sa ovviamente di chi fosse e come mai fosse lì senza che il ministro ne sapesse niente. Ma dobbiamo fidarci e immaginare questo mondo di favola in cui d'improvviso gli emendamenti spuntano come i funghi.
Questo per ora è scomparso.

Per ora.

martedì 7 ottobre 2008

Matagazzu

Dopo il pestaggio mai avvenuto al ragazzino nero, e i maltrattamenti mai subiti da una prostituta a Parma, i sindaci leghisti dei più importanti comuni del nord-est, animati dall'invidia per il collega parmigiano Pietro Vignali, stanno studiando nuovi interventi per soddisfare il bisogno di sicurezza e civiltà dei propri cittadini. Un'emorragia di voti in queste città che si definiscono sicure, ma i cui governanti non sono ancora stati in grado di fare picchiare alcun nero dai vigili, e nemmeno una prostituta. Inaccettabile farsi superare su questo terreno da una città emiliana, covo, in quanto tale, di comunisti.

Il sindaco di Gallinaio, paesino di 8 abitanti in provincia di Verona, ha appena proposto di vietare i capannelli di più di sette cittadini che non lo includano tra i partecipanti. Uno degli altri sette ha però fatto notare che tutto ciò è impossibile, tuttavia ha deciso di tornare a votarlo, ridandogli la maggioranza (era infatti bloccato sul 4 a 4), per la buona volontà, purché accettasse di dedicare l'unica via del paese a Borghezio.

Intanto a Barbablu, pochi chilometri da Brescia, il sindaco, per tranquillizzare i cittadini che non si sentono sicuri in un paese in cui la Polizia Municipale gira disarmata, ha deciso di provvedere all'addestramento e all'equipaggiamento dei Vigili chiamando a collaborare i Marines. Tra i primi effetti del provvedimento il caso del vecchietto aiutato ad attraversare sulle strisce non fermando l'auto in arrivo usando la paletta rossa, ma il bazooka d'ordinanza. Vigili urbani in tenuta da teste di cuoio si sono calati con corde dai palazzi delle vie del centro per fare le multe alle auto in divieto di sosta.

Il sindaco di Pippotanto, nei pressi di Pordenone, riconosce che un problema c'è, ma è solo di immagine. "Noi i negri li abbiamo sempre menati", dice, "per non parlare delle prostitute, e per non dirle ancora delle prostitute negre. È solo che l'abbiamo sempre fatto di nascosto, e ora i cittadini non riconoscono i nostri successi". Dal mese prossimo i Vigili saranno sempre accompagnati da giornalisti e fotografi, che potranno immortalarli in azione sia in giro per le strade, sia una volta rientrati al comando.

Infine Matagazzu, unico comune della Sardegna con giunta leghista, i cui cittadini sono tanto indipendentisti da votare per sbaglio per la Lega Nord scambiandola per la Lega Sarda, che in realtà non si presenta alle elezioni dal 2 Giugno 1946. Tutti comunque soddisfatti la sera delle votazioni, quando nel festeggiare la vittoria il neosindaco ha bruciato una gigantesca bandiera italiana, sebbene le sue imprecazioni in bergamasco risultassero incomprensibili alla folla. Visto che nessun nero è mai entrato a Matagazzu, per i cittadini non sono gli immigrati il vero pericolo, bensì i Savoia. Il sindaco ha deciso quindi di invitare truffaldinamente Emanuele Filiberto alla cerimonia di inaugurazione della nuova fontana costruita nella piazza principale del paese. Durante la cerimonia i vigili urbani agguanteranno il rampollo reale e lo corcheranno allegramente di mazzate nel giubilo generale.

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